Perdere i capelli non è mai piacevole e per molte persone risulta essere addirittura essere angosciate: ma non in tutti i casi si tratta di un presagio di calvizie imminente o di una malattia. Si stima infatti che ogni giorno perdiamo tra i 50 e i 100 capelli, il che è assolutamente normale.
“È un processo fisiologico, sul cuoio capelluto abbiamo capelli in diverse fasi di ciclo: alcuni in fase di crescita , altri che invece terminata la fase di crescita permangono per molto tempo sul cuoio capelluto ed alcuni che giunti ormai all’ultima fase del ciclo si distaccano progressivamente fino a cadere” afferma Pietro Cunsolo, medico chirurgo di MarianettiMED, specializzato proprio nella cura delle patologie legate alla perdita dei capelli e disponibile il 18 Ottobre 2021 per la sua pima giornata di consulenze presso la beauty Clinic di Avezzano.
In molti casi, la caduta dei capelli è correlata al periodo dell’anno in cui ci troviamo, il ciclo del capello infatti è regolato da vari fattori che variano al cambiare delle stagioni; I capelli cadono e si rinnovano quotidianamente, in un vero e proprio “ricambio” come lo definisce Cunsolo: “per tale ragione si assiste a dei periodi in cui la caduta è più accentuata; Si possono perdere anche più di 100 capelli al giorno, fenomeno frequente proprio nei cambi di stagione”.
QUANDO E’ NECESSARIO PREOCCUPARSI?
Esiste un metodo molto semplice che può aiutarci a comprendere che qualcosa sta succedendo: confrontare una foto dell’anno scorso con quella attuale è un buon modo per rilevare se ci sono aree “più chiare” sulla testa. Vedi meno capelli? Questo è il segnale.
In tal caso, è importante consultare il medico per determinare cosa sta succedendo.
“Spesso ci si affida ai consigli del proprio parrucchiere per cercare ‘qualcosa’ per i capelli“, avverte lo specialista della Beauty Clinic di Avezzano. Questo non è sicuramente l’approccio migliore per risolvere un problema di diradamento basato su una condizione patologica che invece necessita di un approccio medico basato su una vera e propria terapia medica.
Il segnale di allarme non dovrebbe quindi essere il numero di capelli che cadono, ma piuttosto notare che la densità dei capelli che vediamo sul cuoio capelluto è diminuita, che sulla testa si vedono aree più chiare.
UNA CURIOSITA’ SULLA CALVIZIE
Anche se sembra impossibile da credere, il Dottor Cunsolo spiega che gli uomini che sono diventati calvi non hanno perso i capelli: “quando il bulbo pilifero è affetto da una delle varie condizioni patologiche che possono colpire questa preziosa struttura da cui nasce il capello, esso smette di funzionare in maniera efficiente portando ad un fenomeno detto miniaturizzazione del capello per il quale il fusto diventa sempre più piccolo e sottile fino a diventare peluria”.
In sostanza il capello diviene così sottile che alla fine scompare.
PERCHE’ LE PERSONE DIVENTANO CALVE?
Ci sono diversi fattori che spiegano la nostra perdita di capelli, come il processo di invecchiamento, la genetica, la perdita e l’aumento di peso costanti, gli squilibri ormonali.
In molti casi può essere una situazione temporanea.
Secondo lo specialista di MarianettiMED, la caduta dei capelli prevede diverse cause:
Effluvio acuto telogenico
“Questa forma comune di perdita di capelli si verifica due o tre mesi dopo una situazione in cui il corpo è stato sottoposto a uno stress intenso come una malattia prolungata, un intervento chirurgico importante o un’infezione grave. Si verifica anche dopo un improvviso cambiamento nei capelli, livelli ormonali, soprattutto dopo il parto. Moderate quantità di capelli cadono da tutta la lunghezza del cuoio capelluto e si possono evidenziare sul cuscino, sotto la doccia o sulla spazzola”.
Effetti collaterali del consumo di un farmaco:
“La perdita dei capelli può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci che contengono litio, beta-bloccanti, warfarin, eparina, anfetamine e levodopa”, nonché una conseguenza dei farmaci utilizzati nei trattamenti contro il cancro come la chemioterapia”.
Alopecia androgenetica o calvizie ereditaria:
“È molto comune tra gli uomini e può manifestarsi in qualsiasi momento della loro vita, anche durante l’adolescenza. “Di solito è causato dall’interazione di tre fattori: tendenza ereditaria alla calvizie, ormoni maschili e aumento dell’età”. Le donne non sono esenti. Con l’età molti di loro possono sviluppare un certo grado di calvizie”.
Sintomo di una malattia:
“La perdita dei capelli può rispondere a malattie come il lupus, la sifilide, un disturbo della tiroide come l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo. Può anche essere un sintomo di una carenza di proteine, ferro, zinco o biotina”
Un’infezione fungina sul cuoio capelluto:
“Questa forma di perdita di capelli a chiazze si verifica quando alcuni tipi di funghi infettano il cuoio capelluto“. Questo fa sì che i capelli si rompano sulla superficie del cuoio capelluto e si sfaldino.
Alopecia areata:
“Questa è una malattia autoimmune che provoca la caduta dei capelli in una o più piccole aree. La causa di questa condizione è sconosciuta, sebbene sia più comune nelle persone che hanno sofferto di malattie autoimmuni. Quando lo stesso processo causa la perdita totale dei capelli è nota come alopecia totale“.
Questo accade quando il sistema immunitario diventa il tuo nemico
Alopecia traumatica:
“È associato a tecniche di parrucchiere aggressive, in cui il cuoio capelluto è sottoposto a trazione, calore estremo o sostanze chimiche molto forti”
TERAPIA RIGENERATIVA DEL CUOIO CAPELLUTO PER DIRE STOP ALLA PERDITA DEI CAPELLI
Per contrastare la caduta dei capelli, il primo passo, come premesso in precedenza è proprio affidarsi ad un professionista specializzato nelle patologie del cuoio capelluto “nella maggior parte dei casi, se il problema viene preso per tempo, può essere trattato con risultati veramente incoraggianti” sostiene il Dott. Cunsolo che in MarianettiMED effettua la tricoscopia, un esame rapido e non invasivo che permette di diagnosticare e monitorare nel tempo tutte le malattie dei capelli e del cuoio capelluto.
Comprendere la causa scatenante del diradamento è prioritario per agire tempestivamente con terapie funzionali al problema: “le ragioni che portano ad una perdita dei capelli sono spesso multi-fattoriali di conseguenza è importante pianificare percorsi curativi pluridisciplinari che spaziano dalla terapia topica (quindi soluzioni galeniche da applicare sui capelli) e terapia sistemica (assunzione di specifici farmaci) integrati a percorsi rigeneranti come il PRP (Plasma ricco di piastrine), la biostimolazione del cuoio capelluto e le cellule staminali” conclude lo specialista.
La terapia rigenerativa del cuoio capelluto ha quindi l’obiettivo di migliorare le condizioni che determinano lo stato di sofferenza dei capelli: questa può quindi rallentare o addirittura convertire il processo di caduta della chioma, contrastando il processo di miniaturizzazione tipico dell’alopecia androgenetica (la più comune tra le calvizie).
Per consulenze e terapie personalizzate, il Dott. Pietro Cunsolo è disponibile presso la clinica MarianettiMED.