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Un trattamento innovativo di medicina estetica ideato dalla Dott.ssa Francesca De Angelis di MarianettiMED di Avezzano

Rimanere giovani più a lungo è la prerogativa di molti e, grazie alla medicina estetica, oggi possiamo permetterci questo lusso senza interventi particolarmente invasivi.

Il “ritocchino” ambulatoriale è una strada veloce, sicura che garantisce risultati assolutamente naturali senza necessità di alcuna degenza ospedaliera, come ci ricorda la Dott.ssa Francesca De Angelis, chirurgo plastico e pioniera di innovative tecniche di medicina estetica presso la beauty clinic MarianettiMED di Avezzano.

I pazienti sono alla ricerca di soluzioni estetiche che permettano un miglioramento globale del proprio viso, senza che questo venga stravolto da interventi impegnativi”, spiega la specialista, che ha ideato una nuova tecnica definita CPA, che promette un effetto lifting senza l’utilizzo del bisturi.

Che cos’è il CPA?

E’ una tecnica assolutamente unica e brevettata che consiste in uno “scollamento dolce” dei retinacula cutis, sottili “fili” che mantengono la pelle attaccata ai muscoli e alle ossa del volto. Questo procedimento permette di rigenerare progressivamente il collagene e le fibre elastiche contenute nel loro interno riportandole al numero originario dell’età giovanile: in quest’ottica i legamenti si rigenerano tornando ad essere forti; La pelle acquisisce quindi un aspetto sodo, tonico e naturalmente “liftato”, poiché la stessa ritorna nella posizione esatta di quanto si era giovani.

In cosa consiste il trattamento?

E’ un trattamento similare ai più conosciuti filler tradizionali, con la differenza che si utilizza una piccolissima micro-cannula che consente un unico punto di accesso senza la necessità di iniezioni multiple: questo si traduce in assenza di lividi e maggior confort per il paziente. L’utilizzo sapiente della micro-cannula infatti difficilmente genere traumi e porta quindi il CPA ad essere una soluzione veloce, ambulatoriale e assolutamente “sociale” perché prevede un ritorno immediato alla vita di tutti i giorni. Nel concreto, l’utilizzo del filler, che può essere a base di acido ialuronico o di acido polilattico, a seconda dell’età del paziente, viene distribuito in micro “Fili” su tutto il volto e questo comporta un risultato assolutamente naturale, più magro e definito, dicendo addio ai visi gonfi post-filler che spesso vediamo in giro. Il risultato è progressivo perché aumenterà nel corso del tempo e delle sedute pianificate.

Quante sedute occorrono per rallentare il processo di invecchiamento?

Il tutto dipende dall’età del paziente: in un’ottica di prevenzione è consigliabile intraprendere il CPA già a partire dai 25-30 anni con una seduta annuale. Dai 35 ai 45 anni sono necessari due trattamenti all’anno mentre dopo i 45 anni è preferibile intraprendere sessioni dai tre a sei trattamenti nella fase di attacco per poi scendere nella fase di mantenimento a soli due trattamenti annuali.

Quali sono i maggiori benefici?

Il trattamento garantisce un risultato naturale, donando alla pelle un aspetto sodo, ben aderente ai tessuti sottostanti senza però l’effetto più artefatto di alcuni interventi chirurgici: questa tecnica non richiede più l’utilizzo di volumi eccessivi riempitivi che stravolgono la bellezza di ogni singolo volto.

 A chi lo consiglia?

A tutti! A donne e uomini che vogliono ridare luce e ringiovanire i lineamenti del volto senza stravolgerne i tratti: è un trattamento veloce che si può fare in pausa pranzo senza bisogno di alcuna particolare attenzione nei giorni successivi… si può tornare alla ripresa del quotidiano senza imprevisti o limitazioni.

Dove è possibile effettuare questo trattamento?

E’ un trattamento da me ideato e brevettato, potete quindi trovarlo presso la clinica MarianettiMED di Avezzano dove mi occupo proprio di medicina estetica per il viso e per il corpo.

 

Fidelity Card MarianettiMed


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Avere un bell’aspetto, lo sappiamo, piace a tutti: per questo, affidarsi alle mani giuste per un trattamento di medicina estetica o un intervento di chirurgia plastica, non solo ci garantisce risultati migliori, armoniosi e naturali, ma ci assicura anche un’esperienza conforme alle normative e con una ripresa rapida senza complicazioni.

Il Dott. Tito Marianetti, della Beauty Clinic MarianettiMED di Avezzano, specializzata proprio in trattamenti di medicina estetica per viso e corpo, ci spiega come orientarci alla scelta del miglior professionista per la nostra bellezza:

  1. VERIFICARE LE CERTIFICAZIONI DELLA CLINICA E DEL PERSONALE MEDICO

La prima cosa, è fare una ricerca in tutte quelle cliniche estetiche accreditate dal Ministero della Salute di ogni provincia. Assicurarsi che i medici e i professionisti che lavorano all’interno della struttura abbiano i titoli di certificazione per svolgere il loro lavoro. Per questo basta consultare il sito internet della Federazione nazionale dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri –  https://portale.fnomceo.it/cerca-prof/.  In aggiunta è possibile chiedere apertamente informazioni sulla laurea conseguita dallo specialista: un buon medico estetico non si offenderà ma sarà orgoglioso di mostrare le certificazioni accademiche che lo hanno portato ad essere dove è oggi.

In questo senso, tutti i professionisti che collaborano con MarianettiMED sono figure accreditate con esperienze pluriennali nella medicina estetica.

  1. RICHIEDERE INFORMAZIONI APPROFONDITE SUI TRATTAMENTI

Quando decidiamo di sottoporci a un trattamento di medicina estetica, dobbiamo chiedere informazioni approfondite a personale medico qualificato su rischi ed eventuali complicanze derivanti dal trattamento stesso. Non dimenticarsi mai che è in gioco la propria salute e ogni decisione deve essere portata avanti con coerenza, dopo aver riflettuto a fondo sul trattamento/intervento a cui vogliamo sottoporsi.

Nella clinica MarianettiMED di Avezzano in quest’ottica, tutti i professionisti in medicina estetica sono sempre disponibili ad un primo consulto gratuito per inquadrare la situazione di partenza e fornire un piano personalizzato sul paziente, offrendo informazioni e delucidazioni su tutti i trattamenti.

  1. DIFFIDARE DAI PREZZI LOW COST

La professionalità unita al risultato, si paga, sempre. I trattamenti di medicina estetica, se effettuati con materiale di qualità, in ambienti a norma di legge hanno un costo: è importante non farsi allettare da offerte a prezzi super-scontati che spesso possono nascondere una scarsa qualità dei prodotti utilizzati (ex filler di qualità mediocre). È importante conoscere i marchi che si usano per i trattamenti estetici: devono essere approvati in Italia e nella maggior parte dei casi la confezione o il prodotto devono essere aperti davanti al paziente.

Anche l’utilizzo di materiale usa e getta e la sterilizzazione degli ambienti è un elemento molto importante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo: scegliere sempre una clinica di qualità che disponga degli elementi e dei mezzi igienico-sanitari necessari è fondamentale per la sicurezza.

La clinica del Dott. Tito Marianetti dispone di studi correttamente adibiti ai trattamenti di medicina estetica e di una sala operatoria a norma di legge per effettuare piccoli interventi di chirurgia plastica.

  1. APPROFONDISCI I CASI FOTOGRAFICI DI PRECEDENTI PAZIENTI PER VALUTARE I RISULTATI

Visita il sito internet o i canali social del professionista a cui ti affidi per visionare l’approccio estetico con cui si avvicina ai trattamenti di medicina estetica. Sia il medico estetico che la clinica in cui lavora hanno sicuramente immagini di lavori precedenti da poterti mostrare. Queste immagini o fotografie saranno sempre anonime ma ti daranno un’idea più chiara dei risultati che il professionista ha ottenuto in precedenza, essendo una garanzia molto importante per la tua tranquillità.

Nella clinica MarianettiMED di Avezzano, vi è a disposizione una casistica di svariati casi che possono dimostrare la maestria dei professionisti che collaborano con la struttura.

  1. TRATTAMENTI PERSONALIZZATI AD HOC

Affidati sempre a professionisti che prima di venderti un trattamento sappiano consigliarti e indirizzarti verso la soluzione ottimale alle tue aspettative. La scelta del trattamento dipende da tanti fattori come il tipo di inestetismo, la sua gravità e non per ultima le caratteristiche del paziente (età, abitudini, patologie specifiche). Ecco quindi che diventa determinante che il medico estetico strutturi un piano personalizzato per la valorizzazione del paziente sempre in un’ottica di etica professionale che preveda quindi risultati proporzionati e naturali senza stravolgimenti vari.

Da sempre il Dott. Tito Marianetti è un paladino della naturalezza di risultato in tutti i suoi interventi: il personale scelto nella mia clinica MarianettiMED opera con gli stessi miei criteri etici garantendo sempre risultati equilibrati e mai artefatti.

La beauty clinic MarianettiMED offre trattamenti di Medicina Estetica ad Avezzano per viso e corpo e consulenze in dermatologia, ginecologia, trapianto di capelli e nutrizione.

 

Fidelity Card MarianettiMed

 

 


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Ormai rifarsi il naso non è un privilegio riservato alle celebrità di Hollywood… Chiunque può avere “il naso dei sogni” e sfoggiarlo senza ritocchi photoshop nelle gare di selfie!

Dive come Britney Spears, Cameron Diaz e Lady Gaga hanno ceduto al fascino della rinoplastica, il terzo trattamento più richiesto, secondo l’American Society of plastic surgeons, dopo la mastopessi e la liposuzione. La parola d’ordine per questo delicatissimo intervento è però “naturalezza”, con effetto naso non  “rifatto”!

Ma cosa è importante sapere prima di sottoporsi ad una rinoplastica? Ne parliamo con il Dott. Tito Marianetti, specialista in Chirurgia maxillo facciale e ortognatica, che ci illustra le caratteristiche principali di questa complessa operazione.        

L’INTERVENTO DI RINOPLASTICA

In cosa consistono gli interventi di rinoplastica e settorinoplastica?

L’intervento di settorinoplastica consente di risolvere i problemi estetici e funzionali del naso, modificandone la forma e correggendo deviazioni del setto o ipertrofie dei turbinati. La rinoplastica per definizione è un intervento che mira a correggere la sola estetica del naso ma, nella mia esperienza, è quasi sempre necessario correggere anche il setto, perché estetica e funzione sono spesso due facce della stessa medaglia nel naso. Per esempio, in un naso storto, è impossibile pensare di correggere solo l’esterno del naso senza modificare il setto.

Quali sono gli attuali approcci per questo tipo di intervento?

Gli approcci sono fondamentalmente due: closed ed open. La tecnica closed consente di effettuare le modifiche della forma nasale da piccole incisioni endonasali. La tecnica open permette, da una piccola incisione columellare (alla base del naso), di esporre completamente la struttura osteocartilaginea del naso, rimodellando la punta ed il dorso nasale in condizioni di esposizione statica e sotto visione diretta. Sono entrambi approcci validi e danno entrambi ottimi risultati in mani esperte. Dovrebbero far parte del bagaglio di ogni chirurgo. Personalmente, riservo l’approccio chiuso a casi molto semplici, in cui ci sia da lavorare poco sulla punta nasale, mentre preferisco l’approccio open in rinoplastiche più difficili, in situazioni in cui vi è maggior bisogno di precisione e in rinoplastiche di revisione.

Come scegliere la tecnica ideale al proprio problema?

La tecnica deve sceglierla il chirurgo in base alle proprie competenze ed in base ai problemi che il naso del paziente presenta.

I TREND

Ricerca della perfezione o correzione dell’imperfezione?

La ricerca della perfezione deve essere l’aspirazione costante del chirurgo. Tuttavia non sempre è possibile arrivare alla cosiddetta perfezione ed il chirurgo non è onnipotente. Il paziente non deve pensare alla perfezione perché altrimenti sarà sempre insoddisfatto del risultato. Pensare alla correzione dell’imperfezione è molto più appropriato per il paziente, ma può essere insufficiente per il chirurgo.

Anche la chirurgia, come la moda, è influenzata dalle tendenze del momento?

In realtà sì. Pensiamo a come andavano di moda i nasi “alla francese” pinzati, con la punta innaturale e all’insù in un passato non troppo lontano. Per fortuna la “moda” attuale sembra avere un equilibrio. I nasi che piacciono oggi sono quelli naturali, che non sanno di rifatto. La cosa più bella che possano riferirmi i pazienti dopo che si sono operati è “Dottore guardo le foto precedenti e non capisco come possa essermi tenuta quel naso per così tanto tempo, le persone che mi incontrano mi dicono che sto meglio, ma non si accorgono cosa ho fatto

Parlando di naso, quali sono i trend estetici più comuni nell’universo femminile?

La naturalezza del risultato è oggi la principale richiesta delle donne.  Avere un profilo leggermente all’insù sta bene su alcuni volti. Il trend estetico più comune è un profilo dritto, deciso. La donna non vuole più sembrare una “bambolina”, ma vuole un profilo più deciso, forse anche in relazione al diverso ruolo che riveste nella società rispetto al passato.

Qual é attualmente il parametro estetico per definire un naso “ideale”?

Il naso ideale non è altro che il naso più giusto per quel volto! Il naso ideale è il naso naturale.

Qual è il “celebrity nose” più richiesto dalle donne italiane?

La maggior parte delle mie pazienti mi chiedono il naso alla Belen o Angelina Jolie. Io rispondo che il loro naso sarà migliore…

PRIMA DI OPERARSI

Da che età è possibile sottoporsi ad una rinoplastica?

Si preferisce generalmente attendere il compimento dei 18 anni, in modo tale che l’accrescimento sia finito e il risultato ottenuto sia stabile e non si modifichi nel tempo.

E’ possibile sapere che naso avrò dopo l’operazione?

Si esegue abitualmente la simulazione del risultato finale. L’obiettivo è quello di comprendere i gusti del paziente e di capire se le sue aspettative sono realizzabili con l’intervento. Ad esempio, un paziente con pelle spessa va disilluso dall’idea di poter avere un naso estremamente definito. La previsualizzazione è anche utile per capire l’altezza del profilo voluto e per stabilire se i gusti del chirurgo coincidono o meno con quelli del paziente.

E’ possibile avere il naso dei propri sogni?

Sì! E’ bene però non sognare il naso di un altro, ma pensare alla propria faccia con un naso più appropriato. Il risultato bello non è quello del naso stereotipato e uguale su ogni volto. Il naso dei sogni deve essere quello che non si vede che è rifatto.

Quanto sono attendibili le simulazioni da risultato?

Dipende da come si fanno! Se si fa vedere ad un paziente con un naso molto grande un nasino microscopico probabilmente la simulazione non sarà rispettata. Normalmente le simulazioni sono molto attendibili soprattutto nella valutazione di profilo. Tuttavia, esse non possono riprodurre al 100% il risultato che si otterrà in sala operatoria. Purtroppo il naso non è fatto di un materiale plasmabile da una macchina su un progetto ingegneristico, ma è fatto di carne, ossa e cartilagine, che devono cicatrizzare e guarire.

E’ doloroso sottoporsi ad una rinoplastica?

L’intervento di setto rinoplastica è oggi cambiato moltissimo rispetto al passato. A volte alcuni pazienti riferiscono nel post-operatorio un leggero mal di gola o un leggerissimo mal di testa, ma nella maggior parte dei casi non si fa ricorso neanche ad un antidolorifico ed il dolore a livello della piramide nasale è pressoché sconosciuto.

DOPO ESSERSI OPERATI

Come funziona la rimozione dei fastidiosi tamponi post-operatori?

I tamponi sono stati e per molti sono ancora lo spauracchio in questo tipo di intervento. Frasi come “mi hanno tolto il cervello dal naso” o “che sensazione terribile!” erano all’ordine del giorno al momento del tamponamento. Oggi per fortuna è possibile non applicare alcun tampone! Questo grazie ad una sutura a materassaio del setto nasale con un punto riassorbibile (una sorta di cucitura della mucosa dei due lati del setto nasale) che poi non va neanche rimosso, perché va via da solo nel giro di qualche settimana.

In quanti giorni posso riprendere le normali attività dopo l’operazione?

La prima settimana dopo l’intervento si ha una mascherina metallica sul dorso nasale, alcuni puntini alla base del naso e piccoli lividi sotto gli occhi. Dalla sera stessa dell’intervento ci si può alzare, passeggiare e mangiare. Alcune attività, come il lavoro da casa o lo studio, possono essere riprese già dal giorno dopo. Altre attività, come sport leggero senza traumi e lavoro non pesante fisicamente  e senza esposizione al sole, possono essere avviate di nuovo a due settimane. Per sport di contatto e lavori fisicamente impegnativi bisogna aspettare almeno due mesi.

Quali sono i problemi più comuni che possono sorgere dopo l’intervento?

Con l’approccio open strutturale al naso si riducono di molto le “sorprese” post-operatorie. Inserendo alcuni innesti di cartilagine prelevati dal setto nasale in punti chiave del naso, si riesce a contrastare le forze cicatriziali e a garantire un risultato post-operatorio duraturo nel tempo. Tuttavia non si può mai promettere il 100% soprattutto nelle rinoplastiche di revisione perché una componente cicatriziale è sempre presente. Il chirurgo deve sempre mirare al 100%, ma il paziente deve sapersi accontentare anche quando si arriva al 95%.

Dopo quanto tempo potrò vedere il risultato definitivo?

Il naso, soprattutto con la tecnica open, tende a sgonfiarsi con molta lentezza. Per i primi mesi è molto gonfio, soprattutto a livello della punta. Gradualmente poi tende ad evidenziarsi il risultato definitivo, che può considerarsi tale a circa un anno dall’intervento.

 


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